Ironiche, affezionate, sincere, le parole dei corsisti -oggi fotografi affermati- che hanno preso parte al talk ieri pomeriggio negli spazi espositivi della Provincia di Cosenza per ricordare Luigi Cipparrone nel ruolo di docente di fotografia.

Per Cipparrone ogni fotografia era un progetto, il concreto risultato di un’idea e -come tutti hanno dichiarato- sapeva avvicinare alla fotografia anche chi non aveva neppure lo strumento.
Daniela Rende racconta che la aiutò a costruirne una quando iniziò il primo corso con lui..

Luigi Cipparrone diceva che prima di fare la foto bisognava riflettere su come farla (“Ciò significa che voi dovete pensare alla foto e non farla superficialmente”) e con i suoi corsisti è stato sempre parco di complimenti ma bastava uno sguardo per soddisfarli profondamente e per costruire con loro una sincera amicizia.
Luigi Cipparrone è stato un punto di riferimento per tutti i cosentini e non solo -ha detto Claudio Valerio- e lo ricordiamo, sempre autosufficiente, con la cassetta ,il martello e i chiodi per allestire le sue mostre.

Luigi provocava,diceva :”fai una foto a quella macchina”, tu facevi la foto e poi diceva “ora chi è secondo te il proprietario della foto ?….tu che hai fai fatto la foto o
Io che ti ho detto di farla ?” -ricorda Diego Mazzei-.
Tra battute, ricordi e autentiche emozioni si è svolto ieri questo incontro che ha fatto rivivere Luigi Cipparrone nelle parole di Raffaella Arena, Claudio Valerio, Diego Mazzei e Daniela Rende che ha coordinato il talk.

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